Strada Regionale 44 n.1 11025 Gressoney-Saint-Jean (AO) Italia walserkultur@gmail.com 0125 356248
DIE WALSER GEMEINSCHAFT
Il costume di Gressoney
Il costume femminile
Anticamente le donne di Gressoney erano solite indossare un abito simile all’attuale costume tradizionale: era più corto e disadorno e la gonna era confezionata con il panno locale e caratterizzata da tante pieghe. Inoltre portavano un largo grembiule ed un fazzoletto legato dietro la nuca, sostituito a volte da un grande cappello di feltro pesante a larghe tese per proteggersi dal sole e dalle intemperie. L’abito festivo era di stoffa pregiata, le pieghe erano più alte ed era di colore nero, blu o viola scuro. Sulla camicetta di canapa bianca si indossava un giacchino nero ed un foulard di seta colorato.
Attualmente il costume tradizionale è di colore rosso scarlatto e lo si indossa nei giorni di festa e nelle ricorrenze particolari come battesimi, comunioni, cresime, matrimoni. La gonna lunga è arricchita, sulla parte posteriore, da pieghe dalla foggia particolare, gére, ed il corpetto è impreziosito da galloni dorati; la camicetta è ornata con preziosi merletti; il grembiule è nero e abbellito da pizzi e ricami. La pettorina, férblätz, è di velluto nero ricamata con fili dorati o colorati in svariati disegni come ad esempio spighe, edelweiss, fiori di campo o arabeschi.
L’abito è completato da un giacchino corto e aderente, inizialmente, in panno nero, ora in velluto o seta pesante, z’wòlhemd. Recentemente ci si protegge dai rigori invernali con un lungo mantello, anch’esso in panno nero, con cappuccio foderato di rosso. A volte, sulle spalle può essere indossato uno scialle in lana o in seta, a fiori o arabeschi. La cuffia, d’goldenò chappò, il pezzo più prezioso del costume, è realizzata in filigrana d’oro, ricca di ricami, nastri e, a volte, ornata con pietre dure. Questo copricapo era adottato dalle donne fin dal ‘700, ma, con l’andar dei secoli, esso ha subito dei piccoli cambiamenti e, a partire dal XIX secolo, in particolare, la raggiera è più alta rispetto ai modelli iniziali. La cuffia è considerata un gioiello di famiglia e viene tramandata da madre a figlia, con amore e orgoglio.
Oltre al costume di colore rosso scarlatto, è in uso anche un abito di colore violetto con gli ornamenti in argento, che viene indossato ai funerali o da colei che porta il lutto. In questo caso la cuffia è in argento. L’eleganza e l’accostamento delle tinte fanno sì che il costume di Gressoney sia uno dei più raffinati e più ammirati in campo internazionale.
Il costume maschile
Il costume maschile è stato creato in occasione della nascita del gruppo folkloristico ed è indossato quasi esclusivamente nelle manifestazioni tradizionali. La camicia è bianca, il gilet è in panno rosso, la giacca ed i pantaloni, che arrivano sotto il ginocchio, sono in panno nero. Le calze bianche sono di cotone o di lana e presentano diverse lavorazioni. Il cappello nero è caratterizzato da una piuma bianca.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Il costume di Gressoney
Il costume femminile
Anticamente le donne di Gressoney erano solite indossare un abito simile all’attuale costume tradizionale: era più corto e disadorno e la gonna era confezionata con il panno locale e caratterizzata da tante pieghe. Inoltre portavano un largo grembiule ed un fazzoletto legato dietro la nuca, sostituito a volte da un grande cappello di feltro pesante a larghe tese per proteggersi dal sole e dalle intemperie.
L’abito festivo era di stoffa pregiata, le pieghe erano più alte ed era di colore nero, blu o viola scuro. Sulla camicetta di canapa bianca si indossava un giacchino nero ed un foulard di seta colorato.
Attualmente il costume tradizionale è di colore rosso scarlatto e lo si indossa nei giorni di festa e nelle ricorrenze particolari come battesimi, comunioni, cresime, matrimoni.
La gonna lunga è arricchita, sulla parte posteriore, da pieghe dalla foggia particolare, gére, ed il corpetto è impreziosito da galloni dorati; la camicetta è ornata con preziosi merletti; il grembiule è nero e abbellito da pizzi e ricami. La pettorina, férblätz, è di velluto nero ricamata con fili dorati o colorati in svariati disegni come ad esempio spighe, edelweiss, fiori di campo o arabeschi.
L’abito è completato da un giacchino corto e aderente, inizialmente, in panno nero, ora in velluto o seta pesante, z’wòlhemd. Recentemente ci si protegge dai rigori invernali con un lungo mantello, anch’esso in panno nero, con cappuccio foderato di rosso. A volte, sulle spalle può essere indossato uno scialle in lana o in seta, a fiori o arabeschi.
La cuffia, d’goldenò chappò, il pezzo più prezioso del costume, è realizzata in filigrana d’oro, ricca di ricami, nastri e, a volte, ornata con pietre dure. Questo copricapo era adottato dalle donne fin dal ‘700, ma, con l’andar dei secoli, esso ha subito dei piccoli cambiamenti e, a partire dal XIX secolo, in particolare, la raggiera è più alta rispetto ai modelli iniziali. La cuffia è considerata un gioiello di famiglia e viene tramandata da madre a figlia, con amore e orgoglio.
Oltre al costume di colore rosso scarlatto, è in uso anche un abito di colore violetto con gli ornamenti in argento, che viene indossato ai funerali o da colei che porta il lutto. In questo caso la cuffia è in argento.
L’eleganza e l’accostamento delle tinte fanno sì che il costume di Gressoney sia uno dei più raffinati e più ammirati in campo internazionale.
Il costume maschile
Il costume maschile è stato creato in occasione della nascita del gruppo folkloristico ed è indossato quasi esclusivamente nelle manifestazioni tradizionali.
La camicia è bianca, il gilet è in panno rosso, la giacca ed i pantaloni, che arrivano sotto il ginocchio, sono in panno nero. Le calze bianche sono di cotone o di lana e presentano diverse lavorazioni. Il cappello nero è caratterizzato da una piuma bianca.
Articoli recenti